mercoledì 29 agosto 2012

Sarà dedicato al tema «Risultati e domande ecumenici nel dialogo con il luteranesimo e l'anglicanismo» l'incontro degli ex allievi del Papa

Riuniti dal 30 agosto a Castel Gandolfo

Dedicato all'ecumenismo l'incontro degli ex allievi del Papa


Sarà dedicato al tema «Risultati e domande ecumenici nel dialogo con il luteranesimo e l'anglicanismo», con particolare riferimento al libro del cardinale Walter Kasper Die Früchte ernten. Grundlagen christlichen Glaubens im ökumenischen Dialog (“Raccogliere i frutti. Fondamenta della fede cristiana nel dialogo ecumenico”) -- Paderborn-Leipzig, 2011 -- il tradizionale seminario estivo degli ex allievi di Benedetto XVI, riuniti nel cosiddetto Ratzinger Schülerkreis, in programma dal 30 agosto al 3 settembre a Castel Gandolfo.

All'incontro, giunto quest'anno alla trentaseiesima edizione, partecipano, fra gli altri, il cardinale arcivescovo di Vienna, Christoph Schönborn, il vescovo ausiliare di Amburgo, Hans-Jochen Jaschke, il segretario del Pontificio Consiglio della Cultura, monsignor Barthélémy Adoukonou, insieme con docenti, parroci, religiosi, religiose e laici: tutti ex allievi del professor Joseph Ratzinger, che hanno discusso le loro tesi con lui negli anni in cui era docente in Germania.
Relatori durante le giornate di lavori saranno il vescovo della Chiesa evangelica Ulrich Wilckens, studioso del Nuovo Testamento, il professor Theodor Dieter, pastore evangelico, e il vescovo domenicano di Losanna, Ginevra e Friburgo, Charles Morerod. Al convegno, che com'è consuetudine si svolgerà a porte chiuse, partecipa anche il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. Già due anni fa il porporato era intervenuto all'incontro -- dedicato allora all'ermeneutica del Vaticano II -- svolgendo due relazioni: la prima su «Il concilio Vaticano II tra tradizione e innovazione. L'ermeneutica della riforma tra l'ermeneutica di una continuità con rottura e di una continuità non storica» e la seconda su «Sacrosanctum concilium e la riforma postconciliare della liturgia».
L'arrivo dei partecipanti al centro Mariapoli di Castel Gandolfo è previsto per il pomeriggio di giovedì 30 agosto. La prima parte della mattinata successiva -- che come tutte le giornate dell'incontro si aprirà con la celebrazione della messa -- prevede una serie di relazioni e interventi sulle attività della Joseph Ratzinger - Papst Benedikt XVI. - Stiftung, la fondazione intitolata a Papa Ratzinger con sede a Monaco di Baviera. Approvata il 21 dicembre 2007 come fondazione civile, essa ha tra i suoi scopi la preparazione e l'organizzazione dell'incontro annuale (che vede impegnato in particolare il religioso salvatoriano Stephan Horn), la promozione degli studi intrapresi da Ratzinger quando era docente, la diffusione del suo insegnamento teologico e della sua spiritualità, oltre che la pubblicazione dei libri di Benedetto XVI. Obiettivi che, nella sostanza, coincidono con quelli della omonima fondazione vaticana nata il 1° marzo 2010.
Seguiranno uno scambio di esperienze e di riflessioni, con particolare riferimento al tema ecumenico del convegno. Nel pomeriggio giungeranno a Castel Gandolfo anche i membri del «nuovo» Schülerkreis, il circolo -- costituitosi cinque anni fa -- composto da studenti che hanno svolto la tesi di laurea su testi di Joseph Ratzinger.
Sabato 1° settembre gli ex allievi raggiungeranno il Palazzo Apostolico, dove saranno salutati da Benedetto XVI, che prenderà parte alla giornata di lavori. In mattinata sono in programma le relazioni del vescovo evangelico Wilckens su Die Überwindung der Aufklärung als fundamentale ökumenische Aufgabe der Kirche (“Il superamento dell'illuminismo” come compito ecumenico fondamentale della Chiesa”), e del professor Dieter su Der katholisch-lutherische Dialog - Vom Konflikt zur Gemeinschaft (“Il dialogo cattolico-luterano - Dal conflitto alla comunione”).
Nel pomeriggio i lavori proseguiranno con la relazione del vescovo Morerod su Ökumenische Ergebnisse und Fragen im Gespräch mit dem Anglikanismus (“Risultati e domande ecumenici nel dialogo con l'anglicanismo”). Le tre relazioni saranno seguite da un dibattito.
Nella stessa giornata avranno inizio anche i lavori del nuovo gruppo di allievi, incentrati sempre sul tema dell'ecumenismo. A conclusione della giornata i nuovi allievi si uniranno agli ex allievi per la celebrazione dei Vespri e per un incontro di presentazione delle attività.
La giornata di domenica 2 si aprirà con la messa del Papa. I partecipanti all'incontro saranno poi presenti alla preghiera dell'Angelus, nel cortile del Palazzo Apostolico. Nel pomeriggio è in programma un dibattito con i vecchi e i nuovi allievi sul tema di quest'anno, alla presenza di due dei relatori del convegno, il vescovo Wilckens e il professor Dieter.
L'incontro si chiuderà ufficialmente lunedì mattina, dopo la celebrazione della messa.
Il primo incontro di Ratzinger con i suoi dottorandi e i candidati alla libera docenza nel periodo in cui egli insegnava a Bonn, Münster, Tubinga e Ratisbona, ebbe luogo dopo la sua nomina ad arcivescovo di Monaco e Frisinga, avvenuta il 24 marzo 1977. Ben presto furono organizzate riunioni annuali alle quali il cardinale Ratzinger partecipò sempre. Questa tradizione è proseguita anche dopo la sua elezione al soglio pontificio.
L'appuntamento si ripete ogni anno su un tema particolare, che lo stesso Pontefice sceglie da una terna di proposte.
Lo scorso anno l'incontro era stato dedicato al tema della nuova evangelizzazione, mentre due anni fa si era parlato dell'ermeneutica conciliare e tre anni fa della missione ad gentes. La riunione di quattro anni fa, invece, era stata incentrata sulla questione della rispondenza del Gesù descritto dai Vangeli alla storicità della sua figura e sul racconto della Passione.

(©L'Osservatore Romano 29 agosto 2012)

1 commento:

Alberto ha detto...

Ho notato che il Santo Padre quando cita i luterani o gli anglicani ne parla sempre con tanto affetto rispetto e cortesia ..idem i luterani e gli anglicani quando parlano di Benedetto XVI.
Mai una parola irriguardosa a differenza di certi preti e vescovi "cattolici" che da sette anni fanno guerra al papa.
Nemo propheta in patria...
Uno delle cose più belle del Vaticano II è certamente questo dialogo tra cristiani .
Tutti ci siam resi conto che la guerra dei laicisti,delle empie sette e delle false religioni non è contro i cattolici o i luterani o gli anglicani ma contro tutti i cristiani in genere e contro Cristo ...mai Voltaire ha avuto tanti seguaci nei suoi deliri come al presente.