lunedì 27 febbraio 2012

Quando Dio è nel deserto. All'Angelus il Papa invita a vivere la Quaresima in spirito di conversione (O.R.)

All'Angelus il Papa invita a vivere la Quaresima in spirito di conversione

Quando Dio è nel deserto

Affidati alle preghiere dei fedeli gli esercizi spirituali che si concludono il 3 marzo
Il deserto dove Gesù vive l'esperienza delle tentazioni rappresenta per il cristiano "un luogo di rifugio e di riparo, dove si può sperimentare in modo particolare la presenza di Dio".
Lo ha detto il Papa all'Angelus di domenica mattina, 26 febbraio, in piazza San Pietro, prima di dare inizio agli esercizi spirituali quaresimali che si svolgono fino a sabato 3 marzo nella cappella Redemptoris Mater, in Vaticano.
Richiamando l'episodio evangelico delle tentazioni narrato da Marco (1, 12-13), il Pontefice ha ricordato che "pazienza e umiltà" sono le virtù necessarie per "seguire ogni giorno il Signore", imparando a "costruire la nostra vita non al di fuori di Lui e come se non esistesse, ma in Lui e con Lui, perché è la fonte della vera vita".
In realtà - ha riconosciuto - "la tentazione di rimuovere Dio, di mettere ordine da soli in se stessi e nel mondo contando solo sulle proprie capacità, è sempre presente nella storia dell'uomo".
L'annuncio del regno proclama invece una novità essenziale per l'umanità: "Dio si rivolge all'uomo in modo inaspettato, con una vicinanza unica concreta, piena di amore". Così "Dio si incarna ed entra nel mondo dell'uomo per prendere su di sé il peccato, per vincere il male e riportare l'uomo nel mondo di Dio".
Perché tutto questo si realizzi, tuttavia, è necessario corrispondere all'invito di Gesù: "Convertitevi e credete nel vangelo". Si tratta - ha spiegato Benedetto XVI - di un "invito ad avere fede in Dio e a convertire ogni giorno la nostra vita alla sua volontà, orientando al bene ogni nostra azione e pensiero".
In tal senso la Quaresima costituisce "il momento propizio per rinnovare e rendere più saldo il nostro rapporto con Dio, attraverso la preghiera quotidiana, i gesti di penitenza, le opere di carità". È lo spirito con cui il Papa, insieme con i suoi più stretti collaboratori della Curia romana, vivrà in questa settimana l'esperienza degli esercizi spirituali, per la quale, prima di recitare l'Angelus, ha chiesto ai fedeli il sostegno della preghiera.

(©L'Osservatore Romano 27-28 febbraio 2012)

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