mercoledì 30 novembre 2011

Il Papa a Bartolomeo I: Il futuro della evangelizzazione dipende dalla testimonianza dell’unità data dalla Chiesa

BENEDETTO XVI: “IL FUTURO DELLA EVANGELIZZAZIONE E L’UNITÀ DELLA CHIESA”

“Il futuro della evangelizzazione dipende dalla testimonianza dell’unità data dalla Chiesa e dalla qualità della carità, come ci ha insegnato il Signore nella preghiera che ci ha lasciato: ‘Che tutti siano uno, affinché il mondo creda’”.
E’ quanto scrive papa Benedetto XVI al Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa dell’apostolo Andrea, patrono del Patriarcato.
Anche quest’anno si è così rinnovata la consueta visita che in questa occasione una delegazione vaticana fa al Patriarcato di Costantinopoli a Istanbul in risposta alla visita che il Patriarcato ecumenico svolge a Roma per la festa degli apostoli Pietro e Paolo il 29 giugno. Quest’anno le celebrazioni hanno un carattere particolarmente festivo ricorrendo il XX anniversario della elezione di Sua Santità Bartolomeo I quale Arcivescovo di Costantinopoli e Patriarca Ecumenico. La delegazione vaticana è guidata anche quest’anno dal card. Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, al quale Benedetto XVI ha affidato il messaggio da consegnare a Bartolomeo I accompagnato da un dono.
Il cardinale Koch è accompagnato dal vescovo Brian Farrell, segretario del dicastero, Andrea Palmieri, officiale della Sezione Orientale del medesimo Dicastero. Ad Istanbul, si è unito alla delegazione il Nunzio Apostolico in Turchia, mons. Antonio Lucibello.
Nel messaggio il Papa ricorda l’ultimo incontro avuto con il Patriarca Bartolomeo ad Assisi “pellegrini di pace – ha detto – per riflettere sul profondo rapporto che unisce la ricerca sincera di Dio e della verità e quella della ‘pace e della giustizia nel mondo”.
“Le circostanze attuali – prosegue il Papa – siano esse di ordine culturale, sociale, economica, politica o ecologica, pongono ai cattolici e agli ortodossi esattamente la stessa sfida. L’annuncio del mistero della salvezza attraverso la morte e la risurrezione di Gesù Cristo ha oggi bisogno di essere rinnovato con forza in quelle numerose regioni che per prime hanno accolto la luce e subiscono oggi gli effetti di una secolarizzazione che rischia di impoverire l’uomo nella sua dimensione più profonda.
Di fronte all’urgenza di un simile compito, abbiamo il dovere di offrire all’umanità intera l’immagine di persone che hanno acquisito una maturità di fede, capaci di incontrarsi nonostante le tensioni umane, grazie alla ricerca comune della verità”.
Da qui il richiamo alla frase del Vangelo sull’unità dei cristiani “affinché il mondo creda”. La Delegazione della Santa Sede ha preso parte alla solenne Divina Liturgia presieduta da Bartolomeo I nella chiesa patriarcale del Fanar, ed ha avuto un incontro con il Patriarca e conversazioni con la Commissione sinodale incaricata delle relazioni con la Chiesa cattolica.

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